I Social Network oggi sono considerati come il prolungamento naturale dell’interazione sociale: un nuovo mezzo per comunicare ed esprimere idee, opinioni e pareri.
Questo, unito al bisogno costante di comunicare da parte di un’azienda, ha fatto sì che si evolvesse in questo “mondo 2.0”, una nuova branca di Marketing: il “Social Media Marketing”.
È noto che quasi il 90% delle comunicazioni che avvengono on-line, confluiscono sulle diverse piattaforme Social presenti sul web. Da Facebook a Twitter, da YouTube a Google+, Instagram Linkedin ecc.
Tutti i grandi Brand hanno fiutato queste potenziali risorse, come uno strumento di business e Marketing vero e proprio, sviluppando strategie specifiche per battere la concorrenza e per promuovere i propri prodotti, basandosi proprio sulla produzione di contenuti appetibili per il “popolo Social”.
E’ proprio lo studio “Brand&SocialMedia”, condotto dalla “OssCom-Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica” e da “Digital PR” che, analizzando tutte queste dinamiche, ha riportato come la presenza dei Brand su piattaforma Social, non solo sta aumentando ma, si sta letteralmente specializzando ed evolvendo in una nuova tipologia di dinamiche del Marketing. Le grandi aziende hanno ormai raggiunto la consapevolezza che attraverso i Social Network, la comunicazione e l’interazione con gli utenti/clienti, è notevolmente più integrata, permettendo di coinvolgerli attivamente, e consolidando così la propria web reputation.
Lo studio ha evidenziato come i settori merceologici maggiormente presenti ed attivi, vanno dall’elettronica alla moda, passando per gli istituti di credito fino alla grande distribuzione.
Dallo studio emerge inoltre, come Facebook sia la piattaforma sulla quale questi grandi Brand scelgono di proporsi maggiormente. A seguire YouTube con il 75,6% e Twitter con il 64,1%.
Facebook risulta il preferito, perché coniuga e racchiude un po’ tutte le peculiarità specifiche degli altri Social: la possibilità di postare commenti come Twitter, pubblicare una foto come Instagram, o un video come YouTube.
Soltanto a fini statistici riportiamo le posizioni basate sulle percentuali di presenze di alcuni colossi come Nokia, che si attesta al primo posto, seguita da Samsung, Converse, Victoria‘s Secret, Adidas e Zara.
Il 60% dei Brand analizzati nello studio, replica con puntualità ai suoi “likers” e “followers” appagandoli e coinvolgendoli con sondaggi di mercato, concorsi, iniziative varie.
E tutto ciò inevitabilmente ritorna al mittente in termini di adesioni, stima e condivisione.
Il tutto tradotto, ovviamente, significa aumento delle vendite.
Ma vediamo nel dettaglio cosa significa e come funziona il Social Media Marketing.
Il Social Media Marketing è una branca del marketing finalizzata a generare e gestire la visibilità di un Brand sui vari Social e sui vari aggregatori del web 2.0.
L’arte del S.M.Marketing si esplica attraverso diverse pratiche con le quali viene ottimizzata la pagina web per piattaforma Social, la cosiddetta Social Media Optimization, oppure con la gestione diretta dei rapporti on-line fra Brand e comunità virtuale. Chi si occupa di questo settore potrebbe essere definito come un “PR 2.0″!
Fare del Marketing con i Social Network infatti, è diventata una vera e propria esigenza considerando la prepotenza con la quale si sono diffusi i Social Network sul web.
Ecco perchè negli ultimi anni si sono sviluppate delle nuove figure professionali che si occupano proprio dell’implemento e della gestione di questo settore. Figure che si relazionano in scala 1:1 con l’utente, che dall’altra parte del Pc(o altro device), si relaziona proprio con il Brand o l’azienda preferita.
Queste professionalità curano il profilo del Brand sui Social, in modo che ne abbiano il maggior ritorno di immagine e quindi economico.
La strategia del Social Marketing prevede infatti un coinvolgimento totale e diretto dell’utente/cliente, tramite un approccio finalizzato ad interessare al prodotto con promozioni dedicate, sondaggi di opinione, dibattiti e raccolte di feedback sul lancio di un nuovo prodotto, oppure ancora, privilegiandolo con spazi speciali in cui visualizzare anteprime in esclusiva ecc.
In questo modo si investe il potenziale cliente di una voce attiva, spogliandolo di quella vecchia veste di consumatore passivo che deve soltanto guardare gli spot e acquistare.
Tutto questo puntando sulla passione che il cliente ha per il marchio stesso, e aggiornando costantemente e frequentemente il profilo Social del proprio Brand.
Insomma un canale perfetto per instaurare una relazione basata sulla fiducia e sulla stimolazione di una percezione diretta della bontà del marchio.
Un altro esempio potrebbe essere l’effetto”virale” che alcuni video postati sui Social producono sugli utenti, generando un passaparola spontaneo che porta ad aumentare la visibilità e l’apprezzamento del Brand.
Oppure ancora l'”Advertising” sul Social che offre, a pagamento, la possibilità di strutturare delle campagne di inserzioni basate su un meccanismo che ha l’obiettivo di essere visualizzato da un utente interessato a quel prodotto o quel servizio, colpendo in maniera mirata l’attenzione del cliente giusto.
L’unica perplessità da parte di un’azienda, potrebbe essere legata alla perdita del controllo in merito a messaggi denigratori ed esperienze negative, reali o frutto di sabotaggio concorrenziale che potrebbero danneggiarne così l’immagine.
È emblematico proprio il caso Barilla, le cui dichiarazioni note e controverse, hanno generato una vibrante protesta sui Social.
Perplessità a parte, il Social Media Marketing rappresenta uno strumento efficace, che sta progressivamente sostituendo le vecchie, obsolete e costosissime campagne pubblicitarie, influenzando a costo zero i processi di acquisto di migliaia di utenti.
Un enorme quantitativo di benefici che solo la comunicazione 2.0 poteva offrire, nell’epoca di internet e dei Social Network.
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